domenica 26 aprile 2015

Complessi e società.

"Ciao! Il mio problema è che sono schiava dei giudizi,sono schiava degli stereotipi che questa società del c...o ci obbliga. Penso di essere troppo bassa (sn alta 1.62) e quando esco ho paura di incontrare persone nuove perchè ho paura del loro giudizio e mi sento sola, non riesco a legare con gli altri. 
Ho 16 anni. Grazie per l'attenzione."

Cara ragazza, condivido con te il fatto che sei schiava dei giudizi altrui, ma non condivido che ciò dipenda esclusivamente dalla società. Ogni società presenta i suoi condizionamenti, ma poi sta a noi non dipendere troppo dai giudizi degli altri e accettarci per quello che siamo. Si vede che tu non ancora ti sei fatta gli anticorpi e quindi ti senti ancora troppo esposta ai giudizi altrui. La tua conquista sarà  invece quella di trovare dentro di te il tuo baricentro e non fuori. Come? Non c'è una ricetta, ma sicuramente può esserti utile ridimensionare certe convinzioni a cui tu - mi sembra - dai troppa importanza. Chi l'ha detto che chi non è alto non sia una persona attraente e si debba vergognare? Nella mia vita ho conosciuto ragazzi e ragazze delle tua altezza che hanno avuto storie d'amore e amicizie. Per loro l'altezza non era un problema e per questa ragione quando incontravano persone nuove non si tormentavano con pensieri del tipo: "Sono brutta perché bassa ed è meglio che mi nasconda." Il problema è che quando si pensa così si agisce di conseguenza e senza rendercene conto rendiamo concrete le nostre paure. Se non riusciamo ad esprimere quello che siamo, perché troppo irretiti dalle nostre paure, è normale che poi gli altri ci evitano. Se penso di essere brutto, inadeguato, ecc. ecc. come faranno gli altri ad apprezzarmi?
Ricorda che i tuoi sono solo pensieri e fai il possibile per farli tacere e dare più spazio invece alle esperienze con gli altri e quindi alla realtà.

Spero di esserti stato d'aiuto :)

Ansia

"Sono sempre ansiosa. Il mio corpo è fatto per il 90% di ansia. Sono ansiosa per un'interrogazione, un compito in classe anche dopo aver studiato, se non ho fatto tutti i compiti il giorno prima... Ho paura di fare qualcosa di sbagliato con la gente alla quale sono affezionata, ho paura di deludere gli amici e i miei... Addirittura controllo un messaggio dopo averlo inviato per essere sicura di non aver sbagliato chat... Ho 15 anni."

Ciao! Mi dispiace per quello che stai passando. Non dev’ essere facile vivere in uno stato di continua allerta. E non è facile soprattutto alla tua età, perché alla tua età si ha bisogno di quella sicurezza interiore per  esplorare, fare nuove esperienze, nuovi incontri.  Tutte cose importantissime quando si è adolescenti. Scrivi poi che hai paura di sbagliare e di deludere gli amici. Forse queste paure sono legate al fatto che tu non ami molto te stessa e non ti senti all’altezza degli altri e delle prove della vita di tutti i giorni.
Che ne pensi?

giovedì 9 aprile 2015

Genitori, figli e sessualità.

"Gent.mo,
Chi scrive è una madre di una ragazzina di 13 anni molto preoccupata. Ieri, infatti, mentre mia figlia era sotto la doccia ho letto i messaggi sul suo cellulare. Questi messaggi erano rivolti ad una sua amica e c'erano frasi tipo: "Tizio me lo farei, tu te lo faresti?" e altre frasi di questo genere, comunque riguardanti il sesso. Io non so come comportarmi con lei e sono molto in apprensione perché ho paura che possa fare quello che scrive. 
Può darmi qualche consiglio? 
Grazie"

Cara Signora,
Sarò onesto con lei: ha sbagliato. Non avrebbe dovuto sbirciare i messaggi di sua figlia sul suo cellulare. Tutti noi abbiamo i nostri spazi privati, esteriori ed interiori, che vanno rispettati e lei ha violato quello di sua figlia senza chiederle il permesso. Certo, lei mi potrebbe replicare che ha fatto questo per proteggerla, ma sarebbe meglio che in famiglia si privilegiasse il dialogo piuttosto che vie traverse per conoscere i vissuti altrui. Probabilmente tra lei e sua figlia non ce n'è abbastanza.
Arrivo poi al punto centrale: i contenuti dei messaggi. Durante l'adolescenza è normale che i giovani esplorino la sessualità e ciò avviene soprattutto con la fantasia; il fatto che un adolescente parli o scriva di sesso con degli amici è del tutto normale e  non comporta necessariamente un successivo passaggio all'atto. Quindi la voglio tranquillizzare sotto questo aspetto, mentre la invito a cercare più dialogo con sua figlia.
Forse non le ho detto ciò che avrebbe voluto sentirsi dire, ma spero comunque di averla aiutata.

martedì 7 aprile 2015

Amicizia e nuove esperienze.

"Ciao ho 16 anni, mi vergogno un po' mi ritrovo io a dover chiedere un parere, un consiglio, un esperienza. Avevo due migliori amiche siamo cresciute insieme per questo quando mi si presentava gente nuova le allontanavo tutte perché volevo solo loro. 5 mesi fa è finito definitamente il rapporto e sono rimasta sola. Ho scoperto una nuova parte del mondo che non pensavo esistesse!! Come faccio a farmi nuove amiche? Molti pensano che è facile ma non è per niente così!"


Ciao! Nessuna vergogna, tranquilla. Chiedere un consiglio è semmai segno di maturità. 
Hai vissuto l’amicizia con le tue due amiche come esclusiva e totalizzante e quindi di fronte a nuove esperienze ti chiudevi e rimanevi al “riparo” di questo legame che affondava le radici nell’infanzia. Ora le cose stanno cambiando e devi aprirti a nuovi tipi di rapporto e a persone nuove.  Sei in una fase di passaggio, di crescita e ti trovi di fronte a nuove prove; questo probabilmente ti crea disagio e ansia, ma è normale. Però parli anche di scoperta. Quindi c’è una parte di te che ha bisogno di esplorare nuovi “mondi”, che è un fatto sicuramente positivo. 
Come fai a farti nuove amiche? Guarda, non c’è una regola e non ci sono strategie valide per tutti. Devi essere tu a trovarle. Come? Con l’esperienza. Le abilità sociali (conoscere nuova gente, esprimere in modo appropriato quello che si sente di fronte agli altri, corteggiare, stare in gruppo, ecc.) si apprendono attraverso l’esperienza per prove ed errori. Quindi buttati! Approfitta di tutte le occasioni che ti si offrono e non aver paura di sbagliare perché fa parte del gioco. Il bambino prima di imparare a camminare cade, ma si risolleva.  E così accade quando stiamo imparando a stringere amicizie. Mi raccomando, di fronte agli insuccessi non abbatterti, perché servono anche quelli per migliorare. 
Un caro saluto e se vuoi tienimi aggiornato :) 

Amicizie che cambiano...

“Ho 20 anni e da un pò la mia migliore amica, quella con cui condividevo tutto, si è allontanata da me. Eppure siamo amiche da quando abbiamo 12 anni. Preferisce uscire con altre e sento che mi evita. Perché?”
Ciao! Non so dirti perché la tua amica si sta comportando così. I comportamenti, per essere capiti, vanno inseriti in un contesto, quindi avrei bisogno di altri dettagli. Sicuramente però posso avanzare delle ipotesi basate su situazioni simili. Durante l'adolescenza è normale essere coinvolti in amicizie “simbiotiche”: si sta sempre insieme, ci si confida tutto, ci si promette eterna amicizia, insomma l'altro diventa il nostro completamento. Poi però si cresce, si cambia e di conseguenza cambiano anche i rapporti e capita che ognuno prenda la propria strada e quella che era un'amicizia totalizzante diventa un ricordo. Può darsi che questo stia accadendo anche a voi.

lunedì 6 aprile 2015

Genitori e indipendenza

"Ciao, sono una ragazza di 18 anni. In questo periodo sto un po’ giù a causa del mio rapporto con i miei genitori. Loro sono in gamba, parlo di tutto con loro, anche delle mie cose intime ma avrei però bisogno di essere ….boh come dire meno controllata. Loro sono troppo protettivi e vogliono sapere sempre dove sono con chi sono cosa faccio. Come devo comportarmi? "

Cara ragazza, posso capire come ti senti. Vuoi molto bene ai tuoi genitori e loro stessi ti vogliono bene, ma tu sei una ragazza di 18 anni che sta cercando di trovare la propria strada e questa tua ricerca mette a disagio i tuoi genitori che invece vorrebbero che tu rimanessi la loro bambina. Proprio per questo il tuo legittimo bisogno di autonomia ti fa sentire in colpa. È come se acquisire più libertà volesse dire far del male ai tuoi genitori. Ma hai 18 anni e il tuo impulso ad essere più libera è naturale e normalissimo e non va represso. Tu dici che racconti ai tuoi genitori anche le cose più intime. Nulla di male in tutto ciò, ma se fai così, senza mettere la giusta distanza quando è necessario, è chiaro che diventi anche maggiormente “controllabile” da chi sa tutto di te e che pensa di poter scegliere per te. Adesso sta a te trovare le giuste strategie per cambiare il rapporto tra te e i tuoi genitori, un rapporto in cui tu non sei più la bambina che deve rendere conto in tutto e per tutto ai propri genitori, ma una ragazza che ha i proprio spazi di libertà e che sta maturando una propria personalità sempre più definita. Un caro saluto :)

sabato 4 aprile 2015

Paura di essere violento

"C'é una parte di me che prova piacere ed eccitazione psicologica nel far soffrire gli altri.  So che  sarei capace anche di torturare le persone, se potessi. É una cosa che mi divertirebbe da morire. Quando mi innervosisco capita che io metta le mani addosso anche a chi magari non c'entra nulla, ma solo perché vedere una persona soffrire sotto le mie mani, mi placa. Poi, c'è l'altra parte: ammetto che in certi momenti ho paura di me e dei miei pensieri. E non so cosa fare.."

Ciao! Il fatto che ci sia una parte di te che ha paura della parte “sadica” è come un campanello d’allarme. Quella parte che ha paura è quella sana, quella che chiede aiuto e spinge al cambiamento. Molto probabilmente - ma la mia è solo un’ipotesi - sei stato tu stesso vittima o spettatore di violenza e adesso, invece di subire come in passato, cerchi di avere una parte attiva e di infliggere tu stesso dolore e questo ti dà un senso di sicurezza. In questo modo non sei tu in balia degli altri, ma gli altri sono in balia di te stesso.

Ti consiglio vivamente di rivolgerti ad uno psicologo psicoterapeuta. Non ci sono altre strade. Il fatto che tu non riesca a controllarti e compia degli atti aggressivi necessita di un intervento specialistico perché le emozioni non devono travolgerci, ma bisogna saperle gestire per stare bene con se stessi e con gli altri. Se vuoi puoi rivolgerti anche al tuo medico di famiglia e lui saprà indirizzarti al più vicino consultorio.
Un caro saluto e se vuoi tienimi aggiornato :)

giovedì 2 aprile 2015

Disturbi alimentari

"Devo prendere una decisione importante.. Se andare o no in un centro per i disturbi alimentari. Io purtroppo ho problemi di sovrappeso-obesità da ormai 5 e non so se rinchiudermi per un estate in un centro o no.. Non saprei. Tu che faresti?"

Prima volta: paura e incertezze

"Ciao ho sedici anni sono una ragazza e ho una paura tremenda di fare l'amore con il mio ragazzo, potresti dirmi come mi devo comportare cosa devo fare?"

Ciao! Hai una paura tremenda? Quello è un segnale a cui bisogna dare ascolto. Si vede che non ti senti pronta ed hai ancora bisogno di tempo e soprattutto ricorda che la tua paura va rispettata. Lo so, se andiamo su internet e sulla televisione vediamo in continuazione scene di sesso o riferimento al sesso, come se fosse la cosa più facile di questo mondo. In realtà non è così. Il sesso è anche angoscia, paura, disagio, soprattutto se siamo alle prime armi. Quindi la tua paura non è un fatto anormale. Probabilmente sei coinvolta in una storia che è ancora all’inizio e il vostro rapporto è ancora da approfondire. Molte volte abbiamo paura di fare sesso perché non siamo sicuri del rapporto in cui siamo coinvolti e questo, insieme all’inesperienza, ci rende insicuri.

Datti ancora del tempo e non fare sesso perché ti senti obbligata. La sessualità richiede convinzione e serenità per essere un’esperienza appagante Spero di esserti stato d’aiuto :)