domenica 18 ottobre 2015

Paura di dichiararsi

Ciao ho 13 anni e mi piace uno ma non so come dirglielo. Un mio amico mi ha detto che lui è interessato a me, ma mi vergogno. Mi aiuti? Grazie

Ciao! Sta a te scegliere: non fare niente e rimanere ostaggio delle tue paure; oppure farti avanti e vedere come va. In quest'ultimo caso potresti ricevere un rifiuto, ma anche un sì. 
Penso che valga la pena rischiare per qualcuno che ci piace. 
In bocca al lupo ;)

Gelosia

Ciao, innanzitutto complimenti per il tuo blog perchè è davvero utile. Ho un problema col mio ragazzo che è troppo geloso (io 16 lui 17 anni). Io ho molti amici e amiche e lui vuole che io esco solo quando c'è lui e a me questo non va bene. Voglio essere più libera e non so come farglielo capire. Grazie.

Ciao! Mi fa piacere che ti piaccia il mio blog. Guarda, quello della gelosia è un problema vecchio quanto il mondo e tu giustamente stai reclamando i tuoi spazi di libertà perché è come se stessi dicendo di non essere un possesso del tuo ragazzo. 
Cerca di fargli capire che se tu assecondi la sua gelosia lui si sentirà più rassicurato, ma tu sarai più infelice e di conseguenza il vostro rapporto andrà a rotoli. Quindi meglio rispettare la libertà della propria ragazza e mettere a tacere i propri fantasmi, piuttosto che perdere del tutto il suo amore. 
Ti anticipo subito che non sarà facile, perché il geloso è una persona insicura che vede rivali dappertutto proprio perché non si sente all’altezza. Bisognerebbe lavorare proprio sull’insicurezza per risolvere alla radice il problema. 
Spero di esserti stato utile. 

sabato 17 ottobre 2015

Sentirsi brutta


Ho ricevuto questa mail e la pubblico qui sotto:

“Ciao ti scrivo via mail perchè non mi vanno i messaggi anonimi. Ho 15 anni e ho un grosso problema….mi sento brutta. Ho 15 anni e sono bassa 1.60 ma quello che più mi far star male è il mio seno perchè porto solo la seconda mentre le mie amiche hanno almeno una terza. Non ho mai avuto un ragazzo…..”

Cara ragazza, per stare bene con se stessi è fondamentale accettare il proprio corpo. Noi ci esprimiamo attraverso il corpo e ci mettiamo in relazione con gli altri attraverso la nostra corporeità. 
So anche che durante l'adolescenza è normale che ci sia un continuo il confronto con gli altri ed è quello che stai facendo tu quando ti paragoni alle tue amiche. Dovresti invece uscire da questo circolo vizioso che ti porta a pensare che essere come le persone che ammiri sia la soluzione per sentirsi bene. Per stare bene invece bisogna scoprire la propria unicità, non essere come gli altri. Le persone che stanno bene con se stesse non sono necessariamente belle, ma riescono comunque a valorizzarsi perché hanno realizzato di avere quel corpo unito a quel carattere che fusi insieme sono un qualcosa di unico che ci contraddistingue dagli altri. 
Spero di esserti stato d'aiuto :)

lunedì 21 settembre 2015

Storie passate e storie future. Quando l'amore lascia un segno.

"Buongiorno. Sono ormai due mesi che la mia ragazza mi ha lasciato. Con lei stavo benissimo perchè mi sentivo capito, amato e con lei ho fatto le prime esperienze.: sesso, viaggi, ecc. Io ho provato a riavvicinarmi a lei ma lei non sembra più interessata e quando ho saputo che stava con un altro mi è caduto il mondo addosso. Adesso sto rincominciando ad uscire di casa e a incontrare amici. Incontro anche ragazze ma non mi piace nessuna, non riesco più a innamorarmi e questo mi fa paura. Ho 17 anni"

Caro ragazzo, hai provato - penso per la prima volta- il vero amore e avrai capito da te stesso quanto sia difficile ad un certo punto ritrovarsi soli e fare a meno della persona che riempiva la nostra vita. È normale che adesso nel tuo cuore non ci sia spazio per un’ altra persona, perché è occupato dalla ragazza di cui sei ancora innamorato. In questi casi l'unica medicina è il tempo. Col tempo riuscirai a mettere distanza tra te e questa ragazza e a essere di nuovo disponibile per un'altra storia. Nel frattempo fai bene ad uscire e ad incontrare nuove persone. Isolarsi all'inizio può far bene ma poi diventa logorante. 
In bocca al lupo e se hai ancora bisogno scrivi pure :)

martedì 8 settembre 2015

Amore e sensi di colpa

"Ciao, ho 18 anni e mi chiamo Giulia. Un mese fa ho conosciuto un ragazzo della mia età che trovo interessante e premuroso. Ci siamo frequentati per un pò, finchè 5 giorni fa eravamo a casa da soli e ci siamo baciati, poi lui voleva andare oltre ma io non ho voluto. Da allora non mi telefona più e allora mi chiedo se forse sono io che faccio scappare i ragazzi , se forse devo migliorare il mio carattere. In passato però ho avuto altre storie e alcune sono andate bene. Boh, mi sento giù."

Cara Giulia, quando dici <<forse sono io che faccio scappare i ragazzi>>, vuol dire ti stai caricando di un peso troppo grande, come se quello che è accaduto sia dipeso solo da te.  Devi invece convincerti di questo: non tutto quello che accade dipende da noi. Ci sono situazioni che ci sfuggono e che capitano per ragioni che non sono sotto il nostro controllo.  Non sappiamo per quale ragione questo ragazzo si sia comportato così. Probabilmente voleva avere soltanto un rapporto fisico e di fronte al tuo rifiuto è scappato. E tu che colpa ne hai? Ti sei comportata seguendo i tuoi sentimenti che probabilmente a lui non interessavano. Capita. Ma non per questo devi svalutarti e considerarti una che fa scappare i ragazzi. Se tu provi dei sentimenti verso qualcuno, ma questo qualcuno ha altre intenzioni, non sei tu che lo fai scappare, c’è semmai un’incompatibilità e non è certo colpa tua. 
Mi raccomando adesso, non rimanere ostaggio di questa brutta esperienza, ma apriti a nuovi incontri e sii fiduciosa: solo così incontrerai la persona giusta che corrisponderà ai tuoi sentimenti. 
Un caro saluto :)

domenica 6 settembre 2015

Scuola e perdita di fiducia

"Ciao, ho 15 anni e faccio lo scientifico. Quest'anno mi hanno dato tre materie e sono molto demoralizzato e infatti non ho voglia per niente di riniziare la scuola. È proprio un guaio perchè in fondo io alla scuola ci tengo e alle medie andavo benissimo. Studiavo poco e prendevo bei voti, ma adesso invece è diverso. Che mi consigli?"

Caro ragazzo, ti assicuro che quello che stai vivendo tu è piuttosto frequente. Il passaggio dalle medie alle superiori non è facile perché in genere alle superiori c'è da studiare anche tre volte tanto rispetto alle scuole medie. Evidentemente tu non hai ancora realizzato questo e ti impegni poco, ottenendo così risultati non all'altezza delle tue capacità. Sei portato per la scuola -e i risultati che ottenevi alle medie sono una dimostrazione - quindi cerca di ritrovare quella fiducia in te stesso insieme ad un impegno adeguato a quello che ti viene richiesto. Nella vita spesso dobbiamo affrontare delle prove che cambiano via via che cresciamo, sta a noi trovare sempre nuove strategie per affrontarle e non fossilizzarci su quelle passate.
Spero di esserti stato utile :)

martedì 28 luglio 2015

Tradimento e rimorso

"Ciao! Puoi aiutarmi? Sono una ragazza ho 16 anni e sono disperata perchè ho tradito il mio ragazzo che amo alla follia. La settimana scorsa sono partita con gli scout e di sera ho baciato e ci siamo toccati con un ragazzo di 17 che mi piace molto fisicamente. Adesso però mi sento una merda perchè sono comunque innamoratissima del mio ragazzo. Lui è perfetto perchè mi vuole bene è dolce e bello. Non voglio perderlo e non so se dirglielo. Cosa devo fare? Grazie"

Cara ragazza, è vero che hai tradito il tuo ragazzo, ma c’è tradimento e tradimento. Quando si tradisce perché ci si innamora di un altro, allora vuol dire che la nostra storia d’amore o è giunta al capolinea o quantomeno va ridiscussa profondamente. Nel tuo caso - e correggimi se sbaglio - si tratta di un tradimento solo fisico. Dalla tua richiesta si capisce che ami ancora molto il tuo ragazzo e che il tuo tradimento è frutto di un momento di debolezza e il forte senso di colpa che provi (”mi sento una merda”) è segno che tu tieni molto a lui ed alla vostra storia e che hai capito di aver sbagliato. 
Cosa devi fare? A te la scelta. Valuta tu i pro e i contro sia del tacere sia del rivelare al tuo ragazzo quello che è successo. L’importante è che tu non ti senta obbligata a rivelare quello che è accaduto per soddisfare un tuo bisogno di autopunizione. I tuoi forti rimorsi sono la dimostrazione che stai già pagando per quello che è accaduto. Una confessione potrebbe portare a dei danni ben superiori rispetto alla colpa. 
Spero di esserti stato d’aiuto. Ciao :)

Sentirsi brutti

"Ciao, ho 14 anni e mi sono innamorato di una ragazza della mia stessa età. Mi piace proprio ma io mi vergogno di chiederle di uscire con me perchè mi vedo brutto e sono un pò sovrappeso, cioè ho la pancia. Grazie."

Caro ragazzo, giorni fa passeggiavo in riva al mare e davanti a me vedevo camminare mano nella mano due giovanissimi pressappoco della tua età. Si guardavano con trasporto e ogni tanto lui posava la sua mano sul capo di lei e l'accarezzava. Insomma, si vedeva che si piacevano molto. Lei era molto carina, lui invece era abbastanza sovrappeso. 
Perché ti ho raccontato questo fatto? Perché basta guardarsi un po’ intorno per vedere spesso che belle ragazze si accompagnano a ragazzi poco attraenti e viceversa; quindi ti invito a non dare un'importanza esclusiva all'aspetto fisico. 
Sai qual è la differenza tra te e il ragazzo che ho visto in spiaggia? Lui, nonostante sia un po’ sovrappeso, si accetta e si considera degno di essere amato; tu invece no. Lui probabilmente pensa che per essere interessanti non basta avere un bel fisico, ma conta anche il proprio modo di essere; tu invece pensi che l'aspetto fisico sia essenziale e ti comporti di conseguenza. Quando ci si innamora, invece, sono molto importanti i fattori psicologici: star bene con l'altro, sentirsi capiti, avere degli interessi in comune, sentirsi apprezzati per quello che si è. 
Ti consiglio quindi di provare a conoscere la ragazza che ti piace e di dare a lei la possibilità di conoscerti mettendo in luce quello che hai di più prezioso: la tua unicità. Non so se questo tuo tentativo avrà successo, ma almeno non resterai col rimorso di non averci provato. 
In bocca al lupo :)

giovedì 16 luglio 2015

Quando una persona cara viene a mancare...

"Ciao, sono una ragazza di 14 anni e ho bisogno di te. Ad agosto dello scorso anno nel giro di breve tempo è venuta a mancare mia nonna, anzi preferisco dire una mia mamma. Lei era davvero importante come la mia mamma, aveva la stessa importanza nella mia vita. Piano piano all'inizio ci avevo fatto l'abitudine poi col passare del tempo non realizzavo ciò che era successo. Da un po' di giorni la sua mancanza mi tormenta troppo, facendomi vegliare la notte. Non so più cosa fare. Puoi aiutarmi?"

Cara ragazza, certo che posso aiutarti, con piacere! :)  Innanzitutto voglio dirti che mi dispiace molto per quello che stai passando e che ti sono vicino. Dal tuo messaggio si capisce quanto tua nonna sia stata importante nella tua vita e quanto ti manchi. Quando una persona a cui siamo stati legatissimi viene a mancare, è come se ci venisse a mancare il terreno sotto i piedi. Ci sentiamo smarriti, confusi e il dolore ci sovrasta perché siamo toccati in ciò che abbiamo di più caro: gli affetti.  
E’ importante, però, in questi momenti difficili tirare fuori quello che si ha dentro. Dare voce alle proprie emozioni. La solitudine non fa che accentuare il nostro dolore, mentre è importante che questo dolore sia condiviso con qualcuno di cui ci fidiamo, qualcuno sensibile che riesce a capirci. Ti consiglio quindi di non tenerti dentro quello che provi, ma di condividerlo, aiuta molto. Può esserti d’aiuto anche scrivere un diario.  Se hai voglia di piangere, piangi pure! Non vergognarti dei tuoi sentimenti.  Ricorda soprattutto i momenti felici che hai passato con tua nonna, tienili vivi nella tua memoria.  Quei momenti sono come un tesoro affettivo che ti porterai dentro a vita e che trasmetterai alle persone a cui vorrai bene.  La morte può portarci via le persone, ma non il bene che queste persone hanno lasciato dentro di noi. 
Se vuoi scrivimi ancora, ti risponderò privatamente. 
Ti abbraccio forte :):)

martedì 14 luglio 2015

Amore a distanza

domenica 12 luglio 2015

Primi amori

Ciao,volevo raccontarti la mia storia:) Ho 13 e ad agosto dell'anno scorso,quindi quasi un anno un mio amico di 16 anni mi ha fatto conoscere virtualmente un suo amico che è un po più grande sia di me che del mio amico. Subito mi è piaciuto questo ragazzo,mi scriveva poi cose bellissime e lo vedevo quasi tutti i giorni perché viviamo nello stesso paese. Questo ragazzo voleva uscire con me,ma io ho avuto sempre un po di paura perché non lo conoscevo bene.. Abbiamo finito di scriverci a marzo..

Amore e tempo


martedì 7 luglio 2015

Incontri

"Ciao! Oggi grande giorno perchè esco con il ragazzo che mi piace. Ho paura però di non dire cose interessanti e sopratutto di rimanere in silenzio. Cosa mi consigli?"


Ciao :) Sarai emozionatissima! Non avere paura dei silenzi e soprattutto non sentirti obbligata a dire cose interessanti o ad avere sempre qualcosa da dire per sentirti all’altezza della situazione. L’amore è fatto anche di silenzi, stai tranquilla. E se non sai che dire, semplicemente non dire niente. In un rapporto di coppia la sola presenza dell’altro di per sé dice già tantissime cose.
In bocca al lupo e fammi sapere come è andata :)  

mercoledì 24 giugno 2015

Quando l'amore riempie un vuoto



Adele, la protagonista del bel libro "Tutto il cielo possibile"  scritto a quattro mani dallo psicanalista Luigi Ballerini insieme a Benedetta Bonfiglioli, è una ragazza di 16 anni che vive da sola con la madre con cui ha un rapporto instabile fatto di frequenti litigi e di incomprensioni. Adele è una ragazza profonda, ma che con difficoltà rivela questo suo lato di sé. Un giorno, mentre si accinge ad iscriversi ad un corso di teatro, incontra Lorenzo, un ragazzo che lei considera tutto muscoli e poca sostanza, ma che in realtà si dimostra sensibile e maturo e riuscirà a tenere testa con il suo affetto e la sua pazienza alla diffidenza di Adele, la cui vita è segnata da una tragedia familiare: non ha mai conosciuto il padre perché scomparso all'improvviso quando lei era molto piccola.
Un giorno i due si ritrovano dentro un varco temporale che permette loro di andare indietro nel tempo e Adele ha così l'opportunità di conoscere la storia della sua famiglia. Dovrà però confrontarsi con il mistero che avvolge la scomparsa del padre.

La storia dei due ragazzi non è solo la storia di un amore che piano piano sta sbocciando, ma è anche la storia di una crescita. Per crescere Adele ha bisogno di fare i conti col proprio passato e allo stesso tempo di avere vicino a sé una persona che la fa sentire al sicuro, che c'è quando lei ha bisogno. Una persona che non fa troppe domande perché conosce il limite e la sostiene pazientemente,  che entra in punta di piedi nella sua vita. E' l'amore che riempie un vuoto.

Lo consiglio a tutti i ragazzi e le ragazze che mi seguono.

venerdì 19 giugno 2015

Ansia da esame

"Allora, io non vado molto bene a scuola e ho paura di essere bocciato perchè quest'anno non ho studiato molto e ho difficoltà a parlare e infatti mi fanno molto paura gli orali. Andrea"

Caro Andrea, le tue paure come tutte le paure vanno affrontate e non evitate. Ricorda che più scappiamo dalle nostre paure e più le nostre paure diventano forti col risultato che rinunciamo a fare delle esperienze. Invece non bisogna mai rinunciare per paura di non essere all'altezza. Hai paura di affrontare la prova orale? Fai così, giorno per giorno chiuditi in camera tua e ripeti ad alta voce gli argomenti che porterai agli esami. Le prime volte sarà difficile e avrai bisogno di sbirciare il libro, ma non devi mollare. Vedrai che se ti eserciti giorno per giorno acquisterai sempre più scioltezza nel parlare. Saper parlare bene è come saper giocare a pallone, bisogna allenarsi e poco alla volta si migliora.
Fammi sapere, un abbraccio :)

mercoledì 27 maggio 2015

Tempo di esami

“Ciao, io quest’anno ho gli esami di terza media e non so bene come devo prepararmi....studio studio ma mi sembra di non ricordarmi niente. Ci sono tante cose da studiare e faccio confusione..ho paura di non farcela. Grazie”
Cara ragazza, 
Gli esami di Terza Media sono la prima prova importante per uno studente. Ci sono diverse prove scritte, tra cui gli INVALSI, e poi gli esami orali in cui bisogna mostrare padronanza nell’esposizione e conoscenza di diversi argomenti. 
Ricorda che quando si studia non è importante tanto la quantità, quanto la qualità, quindi il metodo. Meglio studiare un’ora ma bene, che tre in modo disordinato: il risultato è che dimentichi tutto in poco tempo e fai confusione. 
Puoi quindi seguire questi miei suggerimenti per impostare un lavoro proficuo: 
Prima fase: l’idea centrale. Se devo studiare un capitolo di storia - ad esempio  sulla Rivoluzione francese - dovrò innanzitutto concentrarmi sul titolo dei paragrafi. E’ molto importante, perché nei titoli dei paragrafi c’è l’argomento centrale del testo.
Seconda fase: trovare le idee più importanti. Come? Bisogna partire da questo titolo per trovare all’interno del paragrafo i concetti principali.  Se il titolo del paragrafo è - sempre riferendoci al nostro esempio - la società francese durante l’antico regime, allora dovremo trasformare il titolo in una domanda: “Quali sono le caratteristiche della società francese nell’Antico regime?”.  Subito dopo ricercheremo nel testo tutti i concetti  che rispondono alla domanda e li sottolineeremo. Sottolineare, però, non vuol dire colorare con l’evidenziatore l’intero paragrafo, ma mettere in evidenza solo i concetti fondamentali.  
Terza fase: Una volta fatto questo lavoro possiamo unire i concetti principali tra di loro tramite una mappa concettuale.
Quarta fase: Dopo aver fatto questo lavoro possiamo passare alla verifica: dovremo cioè ripetere ad alta voce quello che abbiamo studiato. Anche per ripetere ci vuole metodo ed è importante aiutarsi seguendo mappa concettuale: in questo modo la nostra esposizione seguirà un filo logico. Ripetere anche più volte ci consente non solo di fissare gli argomenti, ma è anche un sano allenamento indispensabile per parlare bene.
Spero di esserti stato utile :)

domenica 24 maggio 2015

Facebook e scuola

 " Ciao, ho un problema. Allora il mio prof ha aperto un account Facebook per scambiare con noi dei documenti per studiare. Si lo so è utile ma non voglio che il mio profilo venga a sapere i fatti miei e guardi le mie foto, mi da fastidio. Come posso fare? ” 

Cara ragazza, hai ragione. Il tuo account su Facebook è il tuo spazio personalissimo in cui c'è il tuo mondo di adolescente. Solo tu puoi scegliere chi può entrare nel tuo piccolo mondo, e se aggiungere il tuo prof. ti dà fastidio, be’, hai tutto il diritto di dire di no. Fai così, crea un account ad hoc solo per il tuo gruppo classe e così eviterai invasioni di campo.
 
Spero di esserti stato utile :)


venerdì 8 maggio 2015

Amore virtuale

“ ciao….ho conosciuto un ragazzo su facebook (lui 15 anni io 14) è fighissimo e mi piace tanto…mi ha mandato dei messaggi bellissimi ma ora non mi risponde più e sto molto giù. Io speravo che potevamo metterci insieme invece è sparito da ormai un mese. Grazie per l’ascolto, Laura”
Cara Laura, innanzitutto mi dispiace per quello che stai passando. Avevi sperato molto su questa relazione a cui tenevi molto, ma ne sei rimasta scottata. Capita, purtroppo.  Però voglio farti riflettere anche su  un altro aspetto: non ti sembra di aver galoppato troppo con la fantasia? Come mai hai investito così tanto in questa relazione virtuale? Forse ti senti sola e insicura e hai paura di confrontarti con il mondo reale, e ti sei rifugiata nella fantasia. Meglio invece sarebbe che tu ti confrontassi con il mondo reale e di conseguenza con gioie “reali” e delusioni “reali”; altrimenti rischi di vivere in una realtà parallela che non ti fa crescere a livello emotivo.   Hai 14 anni ed è importantissimo che tu sperimenti la realtà. 
Se hai ancora bisogno, scrivimi pure. Ciao :)

lunedì 4 maggio 2015

Sono omosessuale?

"Salve, scrivo perchè l'altro giorno per caso ho visto un video hard gay e ho provato eccitazione. Adesso però sono preoccupato: non è che sono gay? Poi a scuola quando vedo i miei compagni penso che se li guardo vuol dire che sono gay e ho paura di eccitarmi. Ho 17 anni. Grazie"

Caro ragazzo, di solito chi è veramente omosessuale non si pone nemmeno questi dubbi. Provare eccitazione per un video non basta per definire il proprio orientamento sessuale ed è normale che durante l'adolescenza ci siano fluttuazioni: capita quindi di provare attrazione per persone dello stesso sesso anche se si è etero. Quello che invece mi sembra il vero problema, non è tanto l'orientamento sessuale, quanto la tua ansia che si manifesta attraverso le ossessioni. Le ossessioni sono quei pensieri che si intrufolano nella nostra coscienza e che ci portano ad essere continuamente in dubbio, continuamente incerti: "Mi sono fermato a guardare la foto di quel modello. Non è che sono omosessuale?" Questo può essere un esempio. Un altro tipico è: " Sono stato poco eccitato con la mia ragazza, forse non mi piacciono le ragazze...". Le ossessioni sono legate inestricabilmente all'ansia ed è lì il tuo vero problema. Se dovessero persistere ti consiglio di recarti da uno psicologo. 

sabato 2 maggio 2015

Bullismo


" Ciao, ho 13 anni e sono una ragazza. Voglio raccontarti delle cose che mi accadono a scuola per sapere se sono bullismo. L'altro giorno delle mie compagne di classe facevano passare un bigliettino dove dovevi scrivere il tuo nome se volevi andare alla festa di compleanno di G. una mia amica. Quando è arrivato il mio turno ho scritto il mio nome ma subito dopo l'hanno cancellato perchè mi hanno detto che non ero invitata. Sono andata in bagno a piangere perchè ci tenevo ad andarci. Altre volte poi mi prendono in giro per come vestono perchè dicono che sembro loro nonna. Soprattutto una volta B. che è quella più prepotente mi ha obbligato a prenderle una mela e a pulirla mentre le mie altre compagne ridevano. 
Non so che fare è davvero un brutto periodo. "

Cara ragazza, mi dispiace veramente tanto per quello che stai passando e c'è molta sofferenza e senso di umiliazione in quello che scrivi. 
Sì, quello che ti sta accadendo è proprio bullismo e questa tua testimonianza dimostra che è un fenomeno diffuso anche tra le ragazze.  Ci sono dei segnali chiari che ci permettono di identificare il bullismo: c'è una vittima e dall'altra parte il bullo che compie atti di prepotenza. Ma il bullo non agisce mai in modo isolato, ha sempre dei complici che più o meno attivamente supportano le sue prepotenze. Nel tuo caso sono le tue compagne di classe che ti escludono da una festa di compleanno o ridono mentre la "bulla" ti umilia. 
Attenzione, poi, perché la vittima di bullismo non è mai una persona presa a caso, ma  è sempre una vittima "designata". Questo vuol dire che vengono presa di mira le persone più vulnerabili, quelle che hanno una scarsa stima di se stesse o che hanno dei problemi a casa e quindi sono indebolite dalle sofferenze. 
Tu non te ne accorgi, ma inconsapevolmente trasmetti un'immagine di te stessa svalutata, come se valessi poco e purtroppo qualche prepotente se ne approfitta. Con questo non voglio dire che è colpa tua, non fraintendermi. Voglio soltanto invitarti a non rimanere passiva, ma a cercare aiuto e questo va fatto al più presto. Tieni presente che gli atti di bullismo di solito tendono ad essere via via sempre più gravi, si parte dall'esclusione ad una festa di compleanno per poi arrivare a umiliazioni ben più gravi. 
Per questa ragione parla di quello che sta accadendo ad un insegnante di cui hai fiducia e rivolgiti allo psicologo della scuola. Soprattutto parlare con lo psicologo ti sarà d'aiuto per acquisire quella  sicurezza interiore che ti permetterà di trovare la forza di dire di no alle prepotenze; altrimenti potresti essere di nuovo vittima di bullismo non solo nel presente, ma anche in futuro. 
Tienimi aggiornato e ti abbraccio forte :) 

venerdì 1 maggio 2015

Amore e rispetto

"Mi piace uno, è molto bello e ha capito che gli vado dietro…solo che a volte si avvicina a me scherza fa lo scemo e però allunga le mani…questo non mi piace ma non riesco a incazzarmi perché mi piace troppo e vorrei che diventasse il mio ragazzo.”

Cara ragazza, ricorda che non c'è amore se non c'è rispetto e lui si sta approfittando dei tuoi sentimenti per dare sfogo ai suoi bassi istinti. Non devi permetterglielo, perché più tu ti mostrerai debole più lui ne approfitterà. È questo che vuoi? Mi sembra proprio di no.

Solitudine

“Buongiorno, ho 16 anni sono un ragazzo e il mio problema è che sono solo. Non ho amici e sto quasi tutto il tempo davanti al pc. Non lo so è come se gli altri sono troppo diversi da me, li trovo a volte banali, stupidi…cioè parlano sempre di calcio, calcio e poi calcio. Che palle. 
Come posso fare?"

Caro ragazzo, tu mi chiedi: “Come posso fare?”. Sicuramente devi letteralmente uscire fuori dalla “torre d'avorio” che ti sei creato e dentro cui continui ad alimentare la fantasia di essere superiore rispetto agli altri. Questo tuo sentirti superiore non fa altro che aumentare la distanza tra te e gli altri e il risultato qual è? La solitudine. Non penso che ne valga la pena. Quindi esci, incontra e frequenta i tuoi coetanei senza pregiudizi, ma considerandoli in modo più realistico con i loro pregi e i loro limiti, e anche loro conosceranno te e sapranno accettare i tuoi pregi e i tuoi limiti. Forse è proprio la paura di non essere accettato dagli altri per quello che sei che ti ha portato ad isolarti e a cullarti in fantasie di superiorità. Pensaci.
Spero di esserti stato d'aiuto.

domenica 26 aprile 2015

Complessi e società.

"Ciao! Il mio problema è che sono schiava dei giudizi,sono schiava degli stereotipi che questa società del c...o ci obbliga. Penso di essere troppo bassa (sn alta 1.62) e quando esco ho paura di incontrare persone nuove perchè ho paura del loro giudizio e mi sento sola, non riesco a legare con gli altri. 
Ho 16 anni. Grazie per l'attenzione."

Cara ragazza, condivido con te il fatto che sei schiava dei giudizi altrui, ma non condivido che ciò dipenda esclusivamente dalla società. Ogni società presenta i suoi condizionamenti, ma poi sta a noi non dipendere troppo dai giudizi degli altri e accettarci per quello che siamo. Si vede che tu non ancora ti sei fatta gli anticorpi e quindi ti senti ancora troppo esposta ai giudizi altrui. La tua conquista sarà  invece quella di trovare dentro di te il tuo baricentro e non fuori. Come? Non c'è una ricetta, ma sicuramente può esserti utile ridimensionare certe convinzioni a cui tu - mi sembra - dai troppa importanza. Chi l'ha detto che chi non è alto non sia una persona attraente e si debba vergognare? Nella mia vita ho conosciuto ragazzi e ragazze delle tua altezza che hanno avuto storie d'amore e amicizie. Per loro l'altezza non era un problema e per questa ragione quando incontravano persone nuove non si tormentavano con pensieri del tipo: "Sono brutta perché bassa ed è meglio che mi nasconda." Il problema è che quando si pensa così si agisce di conseguenza e senza rendercene conto rendiamo concrete le nostre paure. Se non riusciamo ad esprimere quello che siamo, perché troppo irretiti dalle nostre paure, è normale che poi gli altri ci evitano. Se penso di essere brutto, inadeguato, ecc. ecc. come faranno gli altri ad apprezzarmi?
Ricorda che i tuoi sono solo pensieri e fai il possibile per farli tacere e dare più spazio invece alle esperienze con gli altri e quindi alla realtà.

Spero di esserti stato d'aiuto :)

Ansia

"Sono sempre ansiosa. Il mio corpo è fatto per il 90% di ansia. Sono ansiosa per un'interrogazione, un compito in classe anche dopo aver studiato, se non ho fatto tutti i compiti il giorno prima... Ho paura di fare qualcosa di sbagliato con la gente alla quale sono affezionata, ho paura di deludere gli amici e i miei... Addirittura controllo un messaggio dopo averlo inviato per essere sicura di non aver sbagliato chat... Ho 15 anni."

Ciao! Mi dispiace per quello che stai passando. Non dev’ essere facile vivere in uno stato di continua allerta. E non è facile soprattutto alla tua età, perché alla tua età si ha bisogno di quella sicurezza interiore per  esplorare, fare nuove esperienze, nuovi incontri.  Tutte cose importantissime quando si è adolescenti. Scrivi poi che hai paura di sbagliare e di deludere gli amici. Forse queste paure sono legate al fatto che tu non ami molto te stessa e non ti senti all’altezza degli altri e delle prove della vita di tutti i giorni.
Che ne pensi?

giovedì 9 aprile 2015

Genitori, figli e sessualità.

"Gent.mo,
Chi scrive è una madre di una ragazzina di 13 anni molto preoccupata. Ieri, infatti, mentre mia figlia era sotto la doccia ho letto i messaggi sul suo cellulare. Questi messaggi erano rivolti ad una sua amica e c'erano frasi tipo: "Tizio me lo farei, tu te lo faresti?" e altre frasi di questo genere, comunque riguardanti il sesso. Io non so come comportarmi con lei e sono molto in apprensione perché ho paura che possa fare quello che scrive. 
Può darmi qualche consiglio? 
Grazie"

Cara Signora,
Sarò onesto con lei: ha sbagliato. Non avrebbe dovuto sbirciare i messaggi di sua figlia sul suo cellulare. Tutti noi abbiamo i nostri spazi privati, esteriori ed interiori, che vanno rispettati e lei ha violato quello di sua figlia senza chiederle il permesso. Certo, lei mi potrebbe replicare che ha fatto questo per proteggerla, ma sarebbe meglio che in famiglia si privilegiasse il dialogo piuttosto che vie traverse per conoscere i vissuti altrui. Probabilmente tra lei e sua figlia non ce n'è abbastanza.
Arrivo poi al punto centrale: i contenuti dei messaggi. Durante l'adolescenza è normale che i giovani esplorino la sessualità e ciò avviene soprattutto con la fantasia; il fatto che un adolescente parli o scriva di sesso con degli amici è del tutto normale e  non comporta necessariamente un successivo passaggio all'atto. Quindi la voglio tranquillizzare sotto questo aspetto, mentre la invito a cercare più dialogo con sua figlia.
Forse non le ho detto ciò che avrebbe voluto sentirsi dire, ma spero comunque di averla aiutata.

martedì 7 aprile 2015

Amicizia e nuove esperienze.

"Ciao ho 16 anni, mi vergogno un po' mi ritrovo io a dover chiedere un parere, un consiglio, un esperienza. Avevo due migliori amiche siamo cresciute insieme per questo quando mi si presentava gente nuova le allontanavo tutte perché volevo solo loro. 5 mesi fa è finito definitamente il rapporto e sono rimasta sola. Ho scoperto una nuova parte del mondo che non pensavo esistesse!! Come faccio a farmi nuove amiche? Molti pensano che è facile ma non è per niente così!"


Ciao! Nessuna vergogna, tranquilla. Chiedere un consiglio è semmai segno di maturità. 
Hai vissuto l’amicizia con le tue due amiche come esclusiva e totalizzante e quindi di fronte a nuove esperienze ti chiudevi e rimanevi al “riparo” di questo legame che affondava le radici nell’infanzia. Ora le cose stanno cambiando e devi aprirti a nuovi tipi di rapporto e a persone nuove.  Sei in una fase di passaggio, di crescita e ti trovi di fronte a nuove prove; questo probabilmente ti crea disagio e ansia, ma è normale. Però parli anche di scoperta. Quindi c’è una parte di te che ha bisogno di esplorare nuovi “mondi”, che è un fatto sicuramente positivo. 
Come fai a farti nuove amiche? Guarda, non c’è una regola e non ci sono strategie valide per tutti. Devi essere tu a trovarle. Come? Con l’esperienza. Le abilità sociali (conoscere nuova gente, esprimere in modo appropriato quello che si sente di fronte agli altri, corteggiare, stare in gruppo, ecc.) si apprendono attraverso l’esperienza per prove ed errori. Quindi buttati! Approfitta di tutte le occasioni che ti si offrono e non aver paura di sbagliare perché fa parte del gioco. Il bambino prima di imparare a camminare cade, ma si risolleva.  E così accade quando stiamo imparando a stringere amicizie. Mi raccomando, di fronte agli insuccessi non abbatterti, perché servono anche quelli per migliorare. 
Un caro saluto e se vuoi tienimi aggiornato :) 

Amicizie che cambiano...

“Ho 20 anni e da un pò la mia migliore amica, quella con cui condividevo tutto, si è allontanata da me. Eppure siamo amiche da quando abbiamo 12 anni. Preferisce uscire con altre e sento che mi evita. Perché?”
Ciao! Non so dirti perché la tua amica si sta comportando così. I comportamenti, per essere capiti, vanno inseriti in un contesto, quindi avrei bisogno di altri dettagli. Sicuramente però posso avanzare delle ipotesi basate su situazioni simili. Durante l'adolescenza è normale essere coinvolti in amicizie “simbiotiche”: si sta sempre insieme, ci si confida tutto, ci si promette eterna amicizia, insomma l'altro diventa il nostro completamento. Poi però si cresce, si cambia e di conseguenza cambiano anche i rapporti e capita che ognuno prenda la propria strada e quella che era un'amicizia totalizzante diventa un ricordo. Può darsi che questo stia accadendo anche a voi.

lunedì 6 aprile 2015

Genitori e indipendenza

"Ciao, sono una ragazza di 18 anni. In questo periodo sto un po’ giù a causa del mio rapporto con i miei genitori. Loro sono in gamba, parlo di tutto con loro, anche delle mie cose intime ma avrei però bisogno di essere ….boh come dire meno controllata. Loro sono troppo protettivi e vogliono sapere sempre dove sono con chi sono cosa faccio. Come devo comportarmi? "

Cara ragazza, posso capire come ti senti. Vuoi molto bene ai tuoi genitori e loro stessi ti vogliono bene, ma tu sei una ragazza di 18 anni che sta cercando di trovare la propria strada e questa tua ricerca mette a disagio i tuoi genitori che invece vorrebbero che tu rimanessi la loro bambina. Proprio per questo il tuo legittimo bisogno di autonomia ti fa sentire in colpa. È come se acquisire più libertà volesse dire far del male ai tuoi genitori. Ma hai 18 anni e il tuo impulso ad essere più libera è naturale e normalissimo e non va represso. Tu dici che racconti ai tuoi genitori anche le cose più intime. Nulla di male in tutto ciò, ma se fai così, senza mettere la giusta distanza quando è necessario, è chiaro che diventi anche maggiormente “controllabile” da chi sa tutto di te e che pensa di poter scegliere per te. Adesso sta a te trovare le giuste strategie per cambiare il rapporto tra te e i tuoi genitori, un rapporto in cui tu non sei più la bambina che deve rendere conto in tutto e per tutto ai propri genitori, ma una ragazza che ha i proprio spazi di libertà e che sta maturando una propria personalità sempre più definita. Un caro saluto :)

sabato 4 aprile 2015

Paura di essere violento

"C'é una parte di me che prova piacere ed eccitazione psicologica nel far soffrire gli altri.  So che  sarei capace anche di torturare le persone, se potessi. É una cosa che mi divertirebbe da morire. Quando mi innervosisco capita che io metta le mani addosso anche a chi magari non c'entra nulla, ma solo perché vedere una persona soffrire sotto le mie mani, mi placa. Poi, c'è l'altra parte: ammetto che in certi momenti ho paura di me e dei miei pensieri. E non so cosa fare.."

Ciao! Il fatto che ci sia una parte di te che ha paura della parte “sadica” è come un campanello d’allarme. Quella parte che ha paura è quella sana, quella che chiede aiuto e spinge al cambiamento. Molto probabilmente - ma la mia è solo un’ipotesi - sei stato tu stesso vittima o spettatore di violenza e adesso, invece di subire come in passato, cerchi di avere una parte attiva e di infliggere tu stesso dolore e questo ti dà un senso di sicurezza. In questo modo non sei tu in balia degli altri, ma gli altri sono in balia di te stesso.

Ti consiglio vivamente di rivolgerti ad uno psicologo psicoterapeuta. Non ci sono altre strade. Il fatto che tu non riesca a controllarti e compia degli atti aggressivi necessita di un intervento specialistico perché le emozioni non devono travolgerci, ma bisogna saperle gestire per stare bene con se stessi e con gli altri. Se vuoi puoi rivolgerti anche al tuo medico di famiglia e lui saprà indirizzarti al più vicino consultorio.
Un caro saluto e se vuoi tienimi aggiornato :)

giovedì 2 aprile 2015

Disturbi alimentari

"Devo prendere una decisione importante.. Se andare o no in un centro per i disturbi alimentari. Io purtroppo ho problemi di sovrappeso-obesità da ormai 5 e non so se rinchiudermi per un estate in un centro o no.. Non saprei. Tu che faresti?"

Prima volta: paura e incertezze

"Ciao ho sedici anni sono una ragazza e ho una paura tremenda di fare l'amore con il mio ragazzo, potresti dirmi come mi devo comportare cosa devo fare?"

Ciao! Hai una paura tremenda? Quello è un segnale a cui bisogna dare ascolto. Si vede che non ti senti pronta ed hai ancora bisogno di tempo e soprattutto ricorda che la tua paura va rispettata. Lo so, se andiamo su internet e sulla televisione vediamo in continuazione scene di sesso o riferimento al sesso, come se fosse la cosa più facile di questo mondo. In realtà non è così. Il sesso è anche angoscia, paura, disagio, soprattutto se siamo alle prime armi. Quindi la tua paura non è un fatto anormale. Probabilmente sei coinvolta in una storia che è ancora all’inizio e il vostro rapporto è ancora da approfondire. Molte volte abbiamo paura di fare sesso perché non siamo sicuri del rapporto in cui siamo coinvolti e questo, insieme all’inesperienza, ci rende insicuri.

Datti ancora del tempo e non fare sesso perché ti senti obbligata. La sessualità richiede convinzione e serenità per essere un’esperienza appagante Spero di esserti stato d’aiuto :)

venerdì 20 marzo 2015

Sentirsi brutta...

"Ciao, io mi chiamo Stella e ho 15 anni ed ho un problema: non riesco a trovare un ragazzo perchè sono brutta. Proprio l'altro giorno ho avuto una grande delusione perchè il raga che mi piace mi ha detto che non sono il suo tipo e sto malissimo per questo. Adesso non esco più di casa e mi sento uno schifo. Mi considero poco interessante.  
Come posso fare? "

Cara Stella, innanzitutto voglio dirti che mi dispiace per quello che stai passando. Una delusione d'amore è come vedere crollare un mondo che abbiamo costruito con i nostri affetti e la nostra speranza. Non è facile, e in questi casi la miglior cura è il tempo.
Una delusione prima o poi capita a tutti, credimi. Quello però che avverto nella tua richiesta è che tu hai una bassa considerazione di te stessa e secondo me è lì il vero problema.
Certo,  essere belli è sicuramente un vantaggio, ma non basta e soprattutto non cadere nella trappola di chi pensa che bisogna essere belli per esser amati. Certo, quando si è belli è più facile farsi notare e ricevere offerte. Ho conosciuto però bei ragazzi, ma inconsistenti che avevano meno fortuna con le ragazze rispetto a ragazzi meno belli, ma con più personalità. Ricorda che in amore più della bellezza è importante riuscire ad esprimere quello che siamo: la nostra individualità unica e irripetibile. Ma perché avvenga questo dobbiamo avere stima di noi stessi, perché solo se stiamo bene con noi stessi, riusciamo ad esprimere pienamente quello che siamo e a non vivere le delusioni come se fossero definitive, ma come delle esperienze che ci permettono di crescere e di andare avanti senza perdere la speranza.
Spero di esserti stato d'aiuto.

domenica 15 marzo 2015

Paura del futuro e scelte.

" Salve, ho 19 anni e a giugno ho la maturità, frequento un liceo classico e sto attraversando un periodo di crisi. Mi spiego: vedo il futuro nero e non ho le idee chiare su quale università scegliere. Mi piacerebbe iscrivermi a psicologia, ma ho poi paura di non trovare lavoro. Ci sono tanti psicologi in giro e molti si lamentano. Forse dovrei scegliere una università come giurisprudenza o medicina che forse hanno più sbocchi lavorativi, ma non so...alcuni amici dicono che quelle facoltà non assicurano più il posto di lavoro come un tempo. Sono confusa. 
Puoi darmi un consiglio? "

Certo che posso darti un consiglio! Innanzitutto sgombra il campo dalle voci di corridoio e opinioni varie che senti intorno a te e che non fanno altro che aumentare la confusione. Guardati invece dentro e con tutta onestà chiediti cosa vuoi veramente e cosa ti piacerebbe veramente fare. Non pensare "quella università offre più sbocchi di lavoro", ma pensa semmai "sarò un buon medico, sarò un buon avvocato o sarò una buona psicologa"? La passione e la motivazione devono essere la bussola delle nostre scelte scolastiche e quindi professionali. Senza la passione e la conseguente motivazione - credimi - difficilmente si riesce ad intraprendere con successo un corso universitario che rappresenta un'esperienza bellissima, ma che richiede anche un grande impegno e costanza.
Ricorda poi che trova più facilmente lavoro una psicologa brava e preparata, che un laureato in giurisprudenza che ha frequentato l'università con scarso profitto e controvoglia. Questo per dire che bisogna puntare all'eccellenza, perché solo l'eccellenza ci permette di farci strada in una società più competitiva del passato. E la premessa per raggiungere l'eccellenza è una forte motivazione.
Spero di esserti stato utile.

Ho tre materie sotto!


«Ciao! Frequento il quarto ginnasio di un liceo a Milano. Purtroppo ho sotto 3 materie: latino, matematica e italiano. sto veramente uno schifo, ho paura di non farcela e studio con grande difficoltà …che mi consigli?»
Mi par di capire che il problema non sia tanto avere tre materie sotto, ma la scelta della scuola. Probabilmente hai scelto una scuola che non fa per te oppure ti sei fatto influenzare da qualcuno senza tener conto delle tue inclinazioni. Tutti noi abbiamo delle inclinazioni e conoscerle ci dà l’opportunità di scegliere quello per cui noi realmente siamo portati. Fossi in te mi interrogherei proprio sulla scelta del liceo e se quello che dico riflette la tua situazione, proverei anche a cambiare scuola. Perdere un anno non è una tragedia, lo è invece perdere se stessi. Un abbraccio e tienimi informato :)