mercoledì 27 maggio 2015

Tempo di esami

“Ciao, io quest’anno ho gli esami di terza media e non so bene come devo prepararmi....studio studio ma mi sembra di non ricordarmi niente. Ci sono tante cose da studiare e faccio confusione..ho paura di non farcela. Grazie”
Cara ragazza, 
Gli esami di Terza Media sono la prima prova importante per uno studente. Ci sono diverse prove scritte, tra cui gli INVALSI, e poi gli esami orali in cui bisogna mostrare padronanza nell’esposizione e conoscenza di diversi argomenti. 
Ricorda che quando si studia non è importante tanto la quantità, quanto la qualità, quindi il metodo. Meglio studiare un’ora ma bene, che tre in modo disordinato: il risultato è che dimentichi tutto in poco tempo e fai confusione. 
Puoi quindi seguire questi miei suggerimenti per impostare un lavoro proficuo: 
Prima fase: l’idea centrale. Se devo studiare un capitolo di storia - ad esempio  sulla Rivoluzione francese - dovrò innanzitutto concentrarmi sul titolo dei paragrafi. E’ molto importante, perché nei titoli dei paragrafi c’è l’argomento centrale del testo.
Seconda fase: trovare le idee più importanti. Come? Bisogna partire da questo titolo per trovare all’interno del paragrafo i concetti principali.  Se il titolo del paragrafo è - sempre riferendoci al nostro esempio - la società francese durante l’antico regime, allora dovremo trasformare il titolo in una domanda: “Quali sono le caratteristiche della società francese nell’Antico regime?”.  Subito dopo ricercheremo nel testo tutti i concetti  che rispondono alla domanda e li sottolineeremo. Sottolineare, però, non vuol dire colorare con l’evidenziatore l’intero paragrafo, ma mettere in evidenza solo i concetti fondamentali.  
Terza fase: Una volta fatto questo lavoro possiamo unire i concetti principali tra di loro tramite una mappa concettuale.
Quarta fase: Dopo aver fatto questo lavoro possiamo passare alla verifica: dovremo cioè ripetere ad alta voce quello che abbiamo studiato. Anche per ripetere ci vuole metodo ed è importante aiutarsi seguendo mappa concettuale: in questo modo la nostra esposizione seguirà un filo logico. Ripetere anche più volte ci consente non solo di fissare gli argomenti, ma è anche un sano allenamento indispensabile per parlare bene.
Spero di esserti stato utile :)

domenica 24 maggio 2015

Facebook e scuola

 " Ciao, ho un problema. Allora il mio prof ha aperto un account Facebook per scambiare con noi dei documenti per studiare. Si lo so è utile ma non voglio che il mio profilo venga a sapere i fatti miei e guardi le mie foto, mi da fastidio. Come posso fare? ” 

Cara ragazza, hai ragione. Il tuo account su Facebook è il tuo spazio personalissimo in cui c'è il tuo mondo di adolescente. Solo tu puoi scegliere chi può entrare nel tuo piccolo mondo, e se aggiungere il tuo prof. ti dà fastidio, be’, hai tutto il diritto di dire di no. Fai così, crea un account ad hoc solo per il tuo gruppo classe e così eviterai invasioni di campo.
 
Spero di esserti stato utile :)


venerdì 8 maggio 2015

Amore virtuale

“ ciao….ho conosciuto un ragazzo su facebook (lui 15 anni io 14) è fighissimo e mi piace tanto…mi ha mandato dei messaggi bellissimi ma ora non mi risponde più e sto molto giù. Io speravo che potevamo metterci insieme invece è sparito da ormai un mese. Grazie per l’ascolto, Laura”
Cara Laura, innanzitutto mi dispiace per quello che stai passando. Avevi sperato molto su questa relazione a cui tenevi molto, ma ne sei rimasta scottata. Capita, purtroppo.  Però voglio farti riflettere anche su  un altro aspetto: non ti sembra di aver galoppato troppo con la fantasia? Come mai hai investito così tanto in questa relazione virtuale? Forse ti senti sola e insicura e hai paura di confrontarti con il mondo reale, e ti sei rifugiata nella fantasia. Meglio invece sarebbe che tu ti confrontassi con il mondo reale e di conseguenza con gioie “reali” e delusioni “reali”; altrimenti rischi di vivere in una realtà parallela che non ti fa crescere a livello emotivo.   Hai 14 anni ed è importantissimo che tu sperimenti la realtà. 
Se hai ancora bisogno, scrivimi pure. Ciao :)

lunedì 4 maggio 2015

Sono omosessuale?

"Salve, scrivo perchè l'altro giorno per caso ho visto un video hard gay e ho provato eccitazione. Adesso però sono preoccupato: non è che sono gay? Poi a scuola quando vedo i miei compagni penso che se li guardo vuol dire che sono gay e ho paura di eccitarmi. Ho 17 anni. Grazie"

Caro ragazzo, di solito chi è veramente omosessuale non si pone nemmeno questi dubbi. Provare eccitazione per un video non basta per definire il proprio orientamento sessuale ed è normale che durante l'adolescenza ci siano fluttuazioni: capita quindi di provare attrazione per persone dello stesso sesso anche se si è etero. Quello che invece mi sembra il vero problema, non è tanto l'orientamento sessuale, quanto la tua ansia che si manifesta attraverso le ossessioni. Le ossessioni sono quei pensieri che si intrufolano nella nostra coscienza e che ci portano ad essere continuamente in dubbio, continuamente incerti: "Mi sono fermato a guardare la foto di quel modello. Non è che sono omosessuale?" Questo può essere un esempio. Un altro tipico è: " Sono stato poco eccitato con la mia ragazza, forse non mi piacciono le ragazze...". Le ossessioni sono legate inestricabilmente all'ansia ed è lì il tuo vero problema. Se dovessero persistere ti consiglio di recarti da uno psicologo. 

sabato 2 maggio 2015

Bullismo


" Ciao, ho 13 anni e sono una ragazza. Voglio raccontarti delle cose che mi accadono a scuola per sapere se sono bullismo. L'altro giorno delle mie compagne di classe facevano passare un bigliettino dove dovevi scrivere il tuo nome se volevi andare alla festa di compleanno di G. una mia amica. Quando è arrivato il mio turno ho scritto il mio nome ma subito dopo l'hanno cancellato perchè mi hanno detto che non ero invitata. Sono andata in bagno a piangere perchè ci tenevo ad andarci. Altre volte poi mi prendono in giro per come vestono perchè dicono che sembro loro nonna. Soprattutto una volta B. che è quella più prepotente mi ha obbligato a prenderle una mela e a pulirla mentre le mie altre compagne ridevano. 
Non so che fare è davvero un brutto periodo. "

Cara ragazza, mi dispiace veramente tanto per quello che stai passando e c'è molta sofferenza e senso di umiliazione in quello che scrivi. 
Sì, quello che ti sta accadendo è proprio bullismo e questa tua testimonianza dimostra che è un fenomeno diffuso anche tra le ragazze.  Ci sono dei segnali chiari che ci permettono di identificare il bullismo: c'è una vittima e dall'altra parte il bullo che compie atti di prepotenza. Ma il bullo non agisce mai in modo isolato, ha sempre dei complici che più o meno attivamente supportano le sue prepotenze. Nel tuo caso sono le tue compagne di classe che ti escludono da una festa di compleanno o ridono mentre la "bulla" ti umilia. 
Attenzione, poi, perché la vittima di bullismo non è mai una persona presa a caso, ma  è sempre una vittima "designata". Questo vuol dire che vengono presa di mira le persone più vulnerabili, quelle che hanno una scarsa stima di se stesse o che hanno dei problemi a casa e quindi sono indebolite dalle sofferenze. 
Tu non te ne accorgi, ma inconsapevolmente trasmetti un'immagine di te stessa svalutata, come se valessi poco e purtroppo qualche prepotente se ne approfitta. Con questo non voglio dire che è colpa tua, non fraintendermi. Voglio soltanto invitarti a non rimanere passiva, ma a cercare aiuto e questo va fatto al più presto. Tieni presente che gli atti di bullismo di solito tendono ad essere via via sempre più gravi, si parte dall'esclusione ad una festa di compleanno per poi arrivare a umiliazioni ben più gravi. 
Per questa ragione parla di quello che sta accadendo ad un insegnante di cui hai fiducia e rivolgiti allo psicologo della scuola. Soprattutto parlare con lo psicologo ti sarà d'aiuto per acquisire quella  sicurezza interiore che ti permetterà di trovare la forza di dire di no alle prepotenze; altrimenti potresti essere di nuovo vittima di bullismo non solo nel presente, ma anche in futuro. 
Tienimi aggiornato e ti abbraccio forte :) 

venerdì 1 maggio 2015

Amore e rispetto

"Mi piace uno, è molto bello e ha capito che gli vado dietro…solo che a volte si avvicina a me scherza fa lo scemo e però allunga le mani…questo non mi piace ma non riesco a incazzarmi perché mi piace troppo e vorrei che diventasse il mio ragazzo.”

Cara ragazza, ricorda che non c'è amore se non c'è rispetto e lui si sta approfittando dei tuoi sentimenti per dare sfogo ai suoi bassi istinti. Non devi permetterglielo, perché più tu ti mostrerai debole più lui ne approfitterà. È questo che vuoi? Mi sembra proprio di no.

Solitudine

“Buongiorno, ho 16 anni sono un ragazzo e il mio problema è che sono solo. Non ho amici e sto quasi tutto il tempo davanti al pc. Non lo so è come se gli altri sono troppo diversi da me, li trovo a volte banali, stupidi…cioè parlano sempre di calcio, calcio e poi calcio. Che palle. 
Come posso fare?"

Caro ragazzo, tu mi chiedi: “Come posso fare?”. Sicuramente devi letteralmente uscire fuori dalla “torre d'avorio” che ti sei creato e dentro cui continui ad alimentare la fantasia di essere superiore rispetto agli altri. Questo tuo sentirti superiore non fa altro che aumentare la distanza tra te e gli altri e il risultato qual è? La solitudine. Non penso che ne valga la pena. Quindi esci, incontra e frequenta i tuoi coetanei senza pregiudizi, ma considerandoli in modo più realistico con i loro pregi e i loro limiti, e anche loro conosceranno te e sapranno accettare i tuoi pregi e i tuoi limiti. Forse è proprio la paura di non essere accettato dagli altri per quello che sei che ti ha portato ad isolarti e a cullarti in fantasie di superiorità. Pensaci.
Spero di esserti stato d'aiuto.